2009 Milima Mutatu: pollaio

Progetto per l’avvio di un allevamento di polli da parte del gruppo di donne Turkana a Milima Mitatu, Regione di Marsabit, Kenya

La comunita’ di Turkana a Milima Mitatu fa parte della Parrocchia Cattolica di Marsabit. Marsabit e’ la cittadina che fa capo al distretto di Marsabit nell’estremo nord del Kenya, al confine con l’Ethiopia.E’ una zona arida, semidesertica.

E’ una regione molto vasta dove la siccita’ e’ ricorrente provocando la decimazione del bestiame e insicurezza nei gia’ scarsi raccolti. La popolazione di Marsabit e’ formata per la maggior parte da pastoralisti semi-nomadi la cui maggior fonte di sopravvivenza si basa sul bestiame. Ma la comunita’ di Milima Mitatu vive soprattutto sulla produzione manuale di ghiaia per costruzioni edili, un lavoro estremamente duro e poco redditizio. La regione vive nell’insicurezza per via di vari conflitti fra le varie comunita’ pastoraliste che lottano per assicurarsi le poche risorse naturali necessarie per la sopravvivenza del bestiame. La regione di Marsabit e’ una delle piu’ remote del Paese e praticamente esclusa dai piani governativi di sviluppo. Non ci sono investimenti nelle infrastutture educative, ospedaliere, di trasporto e comunicazione, di conseguenza tutta la regione soffre di un’economia di base che a malapena copre il fabbisogno di sopravvivenza. Il livello di educazione e’ molto basso e mancano persone preparate nei vari settori economici . Banche e gruppi finanziari non investono in queste regioni remote per via di mancanza di infrastutture e di fiducia nelle popolazioni pastoraliste.

La comunita’ di Milima Mitatu inoltre e’ marginalizzata ulteriormente nella regione per appartenere al gruppo etnico Turkana, considerato particolarmente ‘primitivo’. E’ un gruppo minoritario nella regione e le donne pagano ancora di piu’ il prezzo di questa condizione di emarginazione. Il gruppo di donne cattoliche, circa venti donne, aveva iniziato un allevamento di polli da cui avevano inizialmente avuto un riscontro economico, ma recentemente un’invasione di volpi selvatiche ha causato l’interruzione del progetto. Il gruppo vorrebbe iniziarlo di nuovo con nuove strutture piu’ capienti e capaci di resitere agli attacchi di animali selvatici. Inoltre vorrebbe tentare l’uso di Aloe che nella zona cresce abbondante per la produzione di sapone e shampo.

Scopo del progetto

Il progetto vuole alleviare il problema di un reddito bassissimo tra le donne della comunita’ emarginata Turkana di Milima Mitatu offrendo loro la possibilita’ di ricominciare in modo consistente l’allevamento di polli per la produzione di uova e di polli da carne. Il mercato per la vendita di uova e carne e’ aperto e offre possibilita’ di generare reddito. La vendita dei prodotti si effettua non solo nella zona di Milima Mitatu, ma soprattutto nella cittadina di Marsabit.

Si vorrebbero anche affrontare alcuni fattori che contribuiscono alla difficolta’ di generare reddito, come i seguenti:

  • Opportunita’ limitate di credito per gruppi che vorrebbero iniziare un piccolo business o la sua espansione;

  • Inadeguata praparazione per il management di progetti e/o business che provoca una percentuale alta di fallimenti nelle iniziative intraprese.

Budget:

No.

Attivita’

Costo

1.

Ristrutturazione dell’allevamento

300,000/-

2.

Costruzione di un magazzino per il mangime

350,000/-

3.

Serbatoi per l’acqua

150,000-

4.

100 pulcini di ovaiole

100 pulcini da carne

50,000/-

50,000/-

5.

Mangime per 6 mesi e trasporto

250,000/-

6.

Salario per un guardiano per un anno 

60,000/-

7.

Utensili per l’allevamento,

100,000/-

8.

Formazione 

100,000/-

Total cost

1,510,000/-

Il costo e’ in Kenya Shellings, il totale in Euro si aggira sui 15.000E.

La sostenibilita’ del progetto iniziera’ dopo un periodo iniziale di circa 8 mesi.

Risultati previsti:

      • Il gruppo diventa capace di condurre efficientemente il progetto con le conoscenze appropriate che verranno offerte da persone competenti.

      • Il redditto si rafforzera’ per ogni famiglia

      • Riduzione della poverta’

      • Creazione di posti di lavoro per i membri della comunita’

Sostenibilita’

La sostenibilita’ del progetto sara’ raggiunta nei seguenti modi:

  • Il progetto e’ comunitario, le donne appartenenti al gruppo sono le beneficiarie e le lavoratrici principali. Loro saranno pienamente coinvolte nella pianificazione, implementazione, monitoraggio e valutazione del progetto. Suor Kevin, Suora Missionaria Comboniana, accompagnera’ il monitoraggio assicurando la trasparenza della conduzione.

  • Formazione delle donne nel management e contabilita’di base.

  • Formazione di leaders

  • La valutazione verra’ effettuata nel modo seguente:

  • Visita regolare al gruppo da parte di Sr.Kevin durante l’implementazione del progetto e la successiva continuazione con relazioni al gruppo che sponsorizza il progetto.

  • Pianificazione e revisione regolare con il gruppo e le leaders non solo del progetto ma pure della formazione

    • Il gruppo sara’ capace di aumentare il proprio capitale.

    • Verra’ stabilito un sistema di monitoraggio interno al gruppo.

Sr. Mary Kevin Avaru, cms

Diocesan Co-ordinator

Women Desk